Progetto cliente privato 23

Cliente:
Cliente privato - Corato (BA)
Anno di realizzazione
2025
Designer
Ignazio Campanale
C’è un’armonia sottile che lega i materiali, i colori e le forme di questo appartamento. Ogni ambiente è il risultato di un progetto sartoriale, in cui la personalizzazione non è un vezzo ma una necessità funzionale. Lo spazio racconta una storia di equilibrio tra estetica e ingegno, tra comfort e rigore progettuale.
La cucina: geometrie su misura e materia viva
Il cuore pulsante della casa è una cucina realizzata interamente su misura, pensata per valorizzare un importante abbassamento di volta in cartongesso che cela al suo interno i condizionatori dell’intero appartamento. Il risultato è una composizione a tutt’altezza in tonalità blu-grigio, sobria e raffinata, che dialoga con il candore del top in quarzo Calacatta Statuario.
A interrompere la monocromia, alcune mensole e nicchie in rovere naturale, verniciato trasparente, introducono un respiro caldo e materico. È un contrasto calibrato, che stempera la freddezza del quarzo e restituisce profondità visiva.
Sul lato opposto, la dispensa a filo con la porta del disimpegno diventa un punto di connessione con la zona giorno. Da un vano a giorno laterale fuoriesce un mensolone in rovere che si trasforma in un mobile soggiorno sospeso, una linea continua che lega idealmente i due ambienti. La parete su cui poggia è rivestita da una carta da parati dai toni blu-grigio, un eco cromatico che ricuce il linguaggio della cucina.
L’isola, con piano a induzione e gambe in quarzo, è insieme elemento tecnico e scultoreo. Lo schienale in rovere naturale ne ammorbidisce la presenza, rendendola un punto d’incontro più che una barriera. Completa l’ambiente un tavolo allungabile fino a 2,50 metri, con basamento in ferro e piano in vetro bianco laccato: un dettaglio luminoso che riflette la luce e amplifica la percezione dello spazio.
Il bagno principale: eleganza in chiaroscuro
Nel bagno principale la materia diventa protagonista. Le superfici in marmo nero Marquina di Marazzi, con le loro venature bianche e profonde, creano un’atmosfera sofisticata e teatrale. Il lavandino free standing, rivestito con le stesse lastre, è un vero monolite di eleganza, ma non rinuncia alla funzionalità: la sua struttura è apribile, segno di una progettazione che coniuga estetica e praticità.
Il mobile bagno in legno laccato rosa antico introduce una nota calda e inaspettata, un contrappunto cromatico che addolcisce la forza del marmo. Anche la goletta è realizzata con la stessa lastra, un dettaglio di continuità che rafforza l’identità materica dell’ambiente. Lo specchio retroilluminato, che percorre tutta la parete, amplifica lo spazio e crea un gioco di riflessi che esalta i contrasti.
Il bagno secondario: sobrietà e misura
Nel secondo bagno, il linguaggio cambia ma non il rigore progettuale. Qui il bianco domina: le lastre in marmo Carrara, utilizzate sia per i rivestimenti che per il piano d’appoggio del lavandino, donano luce e leggerezza. Il mobile bagno sospeso in rovere naturale, con la goletta sempre in Carrara, mantiene un legame con i materiali della cucina, creando una coerenza narrativa tra i diversi ambienti della casa.
Un dettaglio tecnico diventa elemento di design: il taglio a 45 gradi delle ante e del piano, pensato per facilitarne l’apertura, conferisce al mobile un profilo netto e contemporaneo.
La zona lavanderia, nascosta dietro ante scorrevoli con maniglia aperta, risponde invece a una logica di efficienza e comfort. La ventilazione naturale evita l’accumulo di umidità e garantisce un ambiente sempre asciutto e funzionale, senza rinunciare a un’estetica pulita e ordinata.
Un progetto coerente, dal carattere deciso
In ogni stanza si percepisce la stessa mano, la stessa ricerca di equilibrio tra colore, materia e proporzione. Il blu-grigio e il rovere diventano il filo conduttore di un racconto domestico dove nulla è lasciato al caso: un appartamento che interpreta il design non come decorazione, ma come arte del vivere bene.




















